Depressione Difficile da Trattare e Traumi Infantili.

Nel campo della psicologia e della psichiatria, uno degli argomenti più complessi e studiati è la depressione difficile da trattare (DTD). In un recente articolo pubblicato dal Dr. Walter Paganin, dal titolo “Difficult-to-treat depression versus treatment-resistant depression: A new integrative perspective for managing depression”, emerge una chiara distinzione tra la depressione resistente al trattamento (TRD) e la depressione difficile da trattare (DTD), fornendo nuovi spunti per il trattamento e la gestione di questa condizione debilitante.

Nel campo della psicologia e della psichiatria, uno degli argomenti più complessi e studiati è la depressione difficile da trattare (DTD). In un recente articolo pubblicato dal Dr. Walter Paganin, dal titolo Difficult-to-treat depression versus treatment-resistant depression: A new integrative perspective for managing depression, emerge una chiara distinzione tra la depressione resistente al trattamento (TRD) e la depressione difficile da trattare (DTD), fornendo nuovi spunti per il trattamento e la gestione di questa condizione debilitante.

Che cos’è la DTD?

Mentre la depressione resistente al trattamento (TRD) è caratterizzata dall’inefficacia di almeno due trattamenti antidepressivi consecutivi somministrati correttamente, la DTD rappresenta una categoria clinica più ampia. Qui, nonostante i vari approcci terapeutici (psicofarmacologici, psicoterapici e sociali), i pazienti non raggiungono un controllo completo dei sintomi. Questo provoca non solo una maggiore sofferenza, ma anche una significativa riduzione della qualità della vita.

Sottolineo come sia necessaria una prospettiva integrata per affrontare la DTD, che consideri non solo gli aspetti biologici, ma anche quelli psicologici e sociali. Questo approccio multidisciplinare implica l’adozione di tecniche che vanno oltre i trattamenti farmacologici standard, includendo la psicoterapia, neurostimolazione e interventi sociali. Lo StudioPsicologiaSignorini impegnato da anni sia nella clinica che nella ricerca, integra l’esperienza clinica con le ultime evidenze scientifiche, come professionista dello studio contribuisco attivamente con articoli scientifici e partecipazioni a conferenze, che approfondiscono anche tematiche come il legame tra traumi infantili e depressione.

L’ultimo articolo di recente pubblicazione su BJPsych Bullettin evidenzia come le esperienze traumatiche durante l’infanzia, come abusi o trascuratezza, possano condizionare la risposta ai trattamenti standard, rendendo più complessa la gestione della depressione nell’età adulta.

Verso Nuove Soluzioni per la Depressione Difficile da Trattare

La depressione difficile da trattare richiede una combinazione di trattamenti farmacologici, psicoterapici e interventi sociali, tutti mirati non solo alla remissione dei sintomi, ma anche al miglioramento della qualità della vita del paziente.

 

 Dottoressa Sabrina Signorini

DOI: https://doi.org/10.1192/bjb.2024.75

 

Depressione Difficile da Trattare e Traumi Infantili.